CRITICA D’ARTE

PITTURA VERSO L’ASTRAZIONE

 L’impostazione spaziale dei paesaggi con case induce l’artista a sperimentare, alla fine degli anni  ’70, una nuova tecnica pittorica, sempre usando il colore ad olio, che però stende con la lama dura di una spatola. Resta la partizione geometrica degli elementi compositivi, resta l’effetto di tenue  dissolvenza, ma la tessitura pittorica è ritmata in una fitta “pioggia” di linee parallele che costruiscono facciate di case, prati verdi, alberi, cieli. È il momento dell’apertura all’astrazione.

Laura inizia a lavorare come giornalista scrivendo come critico d’arte su riviste specializzate come Vernice. Questa attività, per anni, costituisce la base di una conoscenza in presa diretta delle tecniche e dei linguaggi dei numerosi artisti che gravitano sulle gallerie veneziane. Una conoscenza con un punto di vista duplice: quella del critico che si propone di interpretare, quella del pittore che vive e rielabora le esperienze dentro di sè