Laura Facchinelli - Arte |
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GIORNALISMO SEGNO-COLORE
Le composizioni astratte proseguono sul filo della passione per la materia densa e odorosa che la pittrice dispone sulla tela. Non è, la sua, una ricerca di forma: la tessitura pittorica è fitta e regolare, a linee parallele, come le righe di pioggia che avevano segnato i precedenti paesaggi, come fili d’erba tutti eguali, vividi, disciplinati. Non è una pittura d’impulso, ma anzi molto controllata, senza smagliature. È segno-colore. Una fase successiva porta l’astrazione al confine fra la memoria del reale e la geometria: sono mandorle rosate che costruiscono colline; sono spighe secche o serpentelli che scivolano via su un fondale compatto. É una questione di somiglianza, è l’intuizione di un attimo: una fase artistica che si colloca all’inizio anni ’80. L’artista sperimenta anche disegni a grafite, a inchiostro di china, a sanguigna, a pastello colorato. La grafite, in particolare, ha sempre costituito un importante momento di analisi conoscitiva della realtà. L’attività di critico d’arte si sviluppa attraverso la collaborazione col quotidiano La nuova Venezia |